martedì 22 novembre 2011

SALAME SANT'ANGELO IGP



Zona di produzione: Sicilia
Riconoscimento CE: Reg. CE n. 944 del 25.09.2008 (GUCE L. 258 del 26 settembre 2008)

A Sant'Angelo di Brolo, comune dei Nebrodi, situato in provincia di Messina, la produzione del Salame Sant'Angelo inizia alla fine del secolo XI. I Normanni, infatti, a conferma della sopraggiunta libertà dall'oppressione araba, testimoniata dai nuovi costumi dietetici in contrapposizione a quelli degli arabi, la cui religione musulmana vietava l'uso di carne di maiale, introdussero le carni suine nell'uso culinario.

La produzione del Salame si perfezionò nel tempo, mantenendo però sempre la stessa maestria e scrupolosità dei suoi componenti e metodi di lavorazione.
Le materie prime utilizzate per la produzione del Salame Sant'Angelo sono costituite da carni fresche provenienti da suini di razze selezionate, che assicurano l'alta qualità del Salame. Sono infatti ammessi soltanto animali in purezza o derivati, delle razze tradizionali di base Large White, Landrace, Duroc, oppure animali derivati da incroci fra le suddette razze ed incroci fra le stesse con popolazioni suine autoctone.
La stagionatura del prodotto, variabile in funzione della pezzatura, delle caratteristiche chimico-fisiche e merceologiche, avviene in ampie sale adeguatamente aerate e separate tra loro, ove gli insaccati s'inebriano con i profumi della fresca vegetazione circostante.
Il legame con l'ambiente è, infatti, uno degli elementi indiscussi che caratterizzano il prodotto Salame Sant'Angelo. Tale connessione con il territorio tradizionale di produzione è rappresentata dalla capacità tecnica degli addetti ai lavori, in quanto nel tempo si sono tramandate ed
affermate le maestranze qualificate che hanno reso possibile la prosecuzione dei procedimenti di lavorazione del prodotto nel pieno rispetto della tradizione consolidata. In particolare, quella del taglio e della preparazione dell'impasto rappresenta un aspetto fondamentale di quello che sarà il risultato finale di un prodotto, dalle caratteristiche inimitabili.
Altrettanto importante è il microclima della zona geografica che ne influenza positivamente la fase fondamentale della stagionatura. La particolare morfologia dei versanti della vallata di Samt'Angelo di Brolo, che crea un idoneo andamento delle correnti aeree, della temperatura e dell'umidità, tali da consentire l'instaurazione di un micro-ambiente, differenzia la vallata e la fa assomigliare ad una grande sala di stagionatura, con connotazioni non riproducibili altrove.
Infine da non sottovalutare è la notorietà che nel corso dei decenni il Salame Sant'Angelo ha acquisito sul mercato regionale, nazionale ed europeo. Reputazione che i salumificatori ed il Salame Sant'Angelo hanno acquisito attraverso un prodotto che trova largo consenso nel consumatore finale poiché presenta quelle caratteristiche organolettiche peculiari, proprie di una cultura che affonda le sue radici in un passato molto lontano, fatto di antiche tradizioni, capaci di garantire sapori inimitabili di tempi lontani. 


Fonte: Agraria.org

giovedì 17 novembre 2011

FIOR DI MANDORLE


Nella tradizione della pasticceria siciliana, la pasta di mandorla ha sempre rappresentato il dolce per eccellenza, apprezzato in tutte le parti del mondo per la fragranza e la delicatezza del gusto, rappresenta il fiore all’ occhiello degli artigiani pasticcieri della Sicilia orientale. L’impegno dei nostri pasticceri, la bontà, la qualità delle nostre mandorle fa sì di ottenere come risultato un dolce unico al mondo. La lavorazione della pasta di mandorla avviene in maniera totalmente artigianale, utilizzando mandorle amare e miele della zona, senza nessuna aggiunta di coloranti e conservanti. La pasta di mandorla, confezionata in semplici bustine trasparenti sigillate, riesce a conservare fragranza e gusto per qualche mese.

mercoledì 16 novembre 2011

CREMA DI PISTACCHIO

Questa crema racchiude i sapori e gli odori della nostra terra (Sicilia). Dolce e genuino il gusto,  raffinata e particolare la fragranza. Conservare in frigo (no freezer), da servire sul gelato, su dessert o semplicemente da assaporare freddo.   

Formato bottiglia Cl. 50 - Alcool 17% 

domenica 13 novembre 2011

PECORINO SICILIANO

Il Pecorino siciliano o “Picurinu”, come viene chiamato in Sicilia, è un formaggio di antichissima tradizione. Probabilmente è il più antico dei formaggi dell'isola. Rappresenta il meglio della produzione ovina isolana e ancora oggi viene prodotto con tecniche e attrezzature tradizionali. Viene prodotto esclusivamente con latte di pecora e con l’aggiunta di grani di pepe interi nella cagliata si ottiene il pecorino pepato. Il suo colore è forte e caratteristico ed il sapore, con il tempo diventa sempre più piccante e ricco di aroma. Ha pasta bianco-sporco e, in base alle differenti tecniche usate, si può avere la presenza di più o meno grandi occhiature. La forma è cilindrica, con le facce leggermente concave e crosta compatta bianco-giallognola. Il peso di una forma di pecorino intero può variabile da 4 a 15 kg. La stagionatura che può variare da 4 a 8 mesi, avviene in ambienti naturali, su scaffali di legno dove le forme di pecorino  vengono ripetutamente rivoltate. 

Come si consuma:
Consumato fresco o semi-stagionato è un ottimo formaggio da tavola, mentre, stagionato, trova ampio utilizzo come formaggio da grattugia, per insaporire i primi piatti. Il suo sapore piccante lo rende ottimo anche come secondo piatto, accompagnato da pane e olive. Si sposa bene con vini rossi siciliani.

venerdì 11 novembre 2011

PANE CASERECCIO DEI NEBRODI

Il pane casereccio dei Nebrodi, è prodotto secondo tradizione con semola di grano duro rimacinata, acqua, sale, e lievito naturale. Ancora oggi, viene cotto nel forno a legna ed oltre ad avere una crosta consistente ed una profumata fragranza, si conserva bene per diversi giorni.

domenica 6 novembre 2011

LA CAPONATA

La caponata è un prodotto tipico della gastronomia siciliana, l’ ingrediente base è la melanzana, tanto che viene anche detta caponata di melanzane. Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce.Questo piatto può essere servito sia come antipasto, contorno, piatto unico, ma è anche ottimo come sugo per condire la pasta. Il suo gusto è maggiore se servito freddo ed è un cibo che si adatta molto bene anche alle diete vegetariane.
La sua preparazione è veramente molto semplice, ma il sapore della caponata è delizioso e il successo in tavola è assicurato.

venerdì 4 novembre 2011

RICOTTA INFORNATA DEI NEBRODI

La ricotta destinata alla cottura in forno è di siero misto. Il giorno successivo alla produzione , viene lasciata asciugare e salata a secco. Viene posta in un tegame di ceramica ed infornata a 250°C per 30 minuti. Il giorno seguente è rivoltata e infornata per altri 30 minuti. Tale procedimento è ripetuto altre due volte al fine di ottenere un prodotto soffice e compatto con la crosta esterna imbrunita dall'alta temperatura di cottura.. La forma è discoidale dal peso di circa 1 kg. a pasta è compatta e imbrunita dal sapore che va dal delicato all’aromatico a seconda di quante volte è stata infornata. La ricotta infornata si accompagna con antipasti rustici, o grattugiata su primi piatti conditi con sughi di carne rosse.